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Laura Franceschin Le buone pratiche per insegnare la componente grafo-motoria della scrittura Il processo di scrittura è un’abilità complessa che coinvolge diverse componenti, una di queste componenti è quella motoria. L’aspetto grafo-motorio della scrittura merita particolare attenzione non solo perché definisce la resa formale della scrittura e la sua velocità, ma anche perché influenza la quantità e la qualità del prodotto scritto. (riferimento articolo teorico) Per un buon apprendimento dei movimenti della scrittura è fondamentale porre attenzione ai prerequisiti e alle fasi iniziali dell’apprendimento della scrittura dal punto di vista grafo-motorio. |
Cosa può fare la scuola? Nella predisposizione dell’ambiente scolastico la scuola può prendere in considerazione i parametri ergonomici e posturali vantaggiosi per scrivere; ad esempio scegliendo l’altezza dei banchi in relazione all’altezza dei bambini e la disposizione dell’arredo dell’aula in base alle fonti di luce. La scelta degli strumenti e dei materiali per l’insegnamento della scrittura può essere effettuata tenendo in considerazione gli aspetti grafo-motori della scrittura e non solo quelli fonologici. Tenendo presente che gli obiettivi di una didattica dell’aspetto grafo-motorio della scrittura è quello di favorire l’apprendimento e l’automatizzazione di schemi motori efficienti, che la scrittura è un’abilità motoria specifica e che l’apprendimento di una competenza motoria dipende dalla ripetizione dei movimenti. |
Quali esercizi di pregrafismo proporre? L’attività di pregrafismo comprende tutte quelle attività di prescrittura che esercitano i bambini nelle abilità di base dei movimenti della scrittura (tracciare segni, imparare la coordinazione occhio-mano, etc.). Attraverso questi esercizi i bambini della scuola dell’infanzia sviluppano delle competenze che sono prerequisiti essenziali per l’apprendimento del grafismo nella scuola primaria. Ma che tipo di attività proporre? Quali sono le abilità grafo-motorie che il bambino deve acquisire? E’ importante proporre attività di identificazione ed allenamento di movimenti coinvolti nella scrittura delle lettere; si può lavorare su materiale già predisposto (schede o tracce punteggiate), alla lavagna o su fogli bianchi; l’importante è che i movimenti effettuati dal bambino siano corretti, tengano conto dello spazio disponibile e rispettino la giusta direzionalità. Possono essere proposti esercizi in cui i bambini si allenano a tracciare linee e cerchi; è essenziale che l’insegnante dia precise indicazioni (ad esempio le linee verticali si tracciano dall’alto verso il basso e i cerchi vanno tracciati in senso antiorario iniziando in alto a destra). Per far esercitare i bambini su alcuni movimenti propri della scrittura in corsivo, è necessario effettuare attività di tracciati (ad esempio tracciati ad “onda”). Si può lavorare anche sulla dimensione (facendo tracciare al bambino tratti della stessa forma ma di dimensione diversa), sulla velocità (facendogli sperimentare che la velocità incide sulla qualità del tratto) e sulla pressione (insegnando al bambino a dosare la propria forza). A tal proposito, è importante utilizzare la matita che, a differenza dei pennarelli, permette di rilevare la pressione sul foglio. |
Quale insegnamento per i movimenti della scrittura? L’insegnamento della scrittura deve considerare la complessità di tale processo e le varie componenti implicate. Pensiamo a quale compito spetta ad un bambino nella fase iniziale dell’apprendimento della scrittura: deve imparare la forma delle lettere, a tracciare graficamente le lettere, la corrispondenza tra il suono delle lettere ed il simbolo che le rappresenta etc. Al bambino è quindi richiesto di imparare più cose contemporaneamente, per questo motivo è preferibile presentare inizialmente solo lo stampato maiuscolo, fino a quando il bambino non ha stabilizzato la corrispondenza tra suono e lettera. Inoltre, i movimenti implicati nella scrittura in stampato e in corsivo sono diversi ed è importante soffermarsi sull’apprendimento dei differenti caratteri. Infatti, lo stampato maiuscolo è un carattere formato da aste orizzontali, verticali, diagonali, cerchi e semicerchi; in questo carattere le lettere sono sempre uguali, occupano tutte lo stesso spazio e sono separate tra di loro (ciò facilita l’individuazione dei singoli suoni). Il corsivo presenta, invece, un gesto grafico unico in cui le lettere non sono nettamente separate tra di loro e che possono cambiare forma a seconda della loro posizione all’interno della parola. In una didattica che presta attenzione alla componente grafo-motoria della scrittura le lettere vengono presentate, non in ordine alfabetico o prima vocali e poi consonanti, ma secondo gruppi di lettere che richiedono movimenti simili per la loro esecuzione. Ad esempio nello stampato maiuscolo possono essere presentate insieme tutte le lettere formate da linee dritte (I, L, F, E, H, T) mentre nel corsivo possono essere presentate insieme tutte le lettere che richiedono il movimento ad onda (i, t, u, r). |
Le buone abitudini di un’insegnante… Le insegnanti possono utilizzare degli accorgimenti per aiutare i bambini a sviluppare una scrittura veloce e fluida. Innanzitutto l’insegnante può dedicare del tempo per discutere con i bambini circa l’aspetto grafico della scrittura ed i vantaggi dello scrivere in modo leggibile. Inoltre, durante le varie fasi di insegnamento della scrittura, può esplicitare e spiegare le convenzioni del sistema di scrittura per aiutare i bambini a prenderne consapevolezza. Nei compiti scritti l’insegnante può prevedere una valutazione aggiuntiva specifica per la grafia e l’aspetto del prodotto scritto. Nel tempo può insegnare ai bambini a diventare consapevoli degli aspetti della propria scrittura che possono compromettere la leggibilità e insegnare loro ad autocorreggersi. Inoltre, vi sono degli specifici accorgimenti che l’insegnante può rivolgere ai bambini mancini: farli sedere a sinistra dei bambini destrimani, avere una sedia abbastanza alta che gli permetta di vedere oltre la propria mano, fargli usare matite con mine compatte e penne con inchiostri che si asciugano velocemente per evitare le sbavature, dedicare particolare attenzione alla prensione e alle direzionalità delle lettere. |