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Il senso di un’espressione linguistica (ciò che un parlante intende significare) dipende dall’uso, da ciò che con quell’espressione si vuole fare.

Nel testo scritto il senso delle parole si costruisce attraverso un’attività di interpretazione. Ritornando al nostro brano iniziale (vedere riquadro 1 'Dal libro di Elias Canetti La lingua salvata'), possiamo notare l’ambiguità di molte espressioni. Intingere è qualcosa che in genere si dice dei biscotti (intingere nel latte) o di un pennello.

Abbiamo invece interpretato questa parola in maniera non letterale, comprendendo che nel ricordo (o nel sogno) ci sono immagini rosse. “In braccio a una ragazza esco da una porta”: forse il protagonista esce camminando sulle sue gambe, come il verbo uscire suggerirebbe? In effetti, il seguito del brano deve portarci a correggere quest’interpretazione, dobbiamo immaginarci un bimbo (o una bimba) che viene fatto uscire da una ragazza. “Di fronte a noi, sul nostro stesso piano…”: tutti abbiamo capito che piano è quello di una casa o di un palazzo, non certo uno strumento musicale.

Ogni parola può avere significati in parte diversi: comprendere significa interpretare.

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