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I bambini che hanno un lessico più ampio, conoscono cioè un gran numero di parole, sono facilitati nella comprensione dei testi che leggono? Oppure è proprio la possibilità di ben comprendere testi letti e storie ascoltate a facilitare i bambini nella capacità di interpretare il significato di parole nuove e dunque a provocare un ampliamento del numero di parole conosciute? In effetti la ricerca (Wagner, Muse & Tannenbaum, 2007) suggerisce che c’è un’influenza reciproca tra conoscenza delle parole e abilità di comprensione del testo. Se si valuta il lessico dei bambini in quarta elementare (stimando il numero di parole conosciute) si vede ad esempio che questo è un ottimo predittore della comprensione del testo per gli stessi bambini un anno dopo, in quinta elementare. D’altra parte, se si valuta la comprensione del testo in quarta elementare si vede che questo è un buon predittore del lessico in quinta elementare. La relazione lessico-comprensione del testo è tuttavia più forte rispetto alla relazione inversa: la conoscenza delle parole è un potente meccanismo di facilitazione della comprensione di ciò che i bambini leggono. Questa conclusione è supportata anche dagli studi sui bambini di età prescolare che hanno analizzato la comprensione di storie orali (Florit & Levorato, 2012). |