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Quali sono le caratteristiche di uno stile materno responsivo durante la fase di apprendimento linguistico?
Gli enunciati del genitore che ripetono o espandono ciò che ha precedentemente detto il bambino; interpretano suoni o parole poco chiare da lui pronunciate; forniscono etichette verbali degli oggetti a cui sta prestando attenzione il bambino costituiscono un linguaggio responsivo (Girolametto et al., 1999).
L’uso di un linguaggio semplificato, caratterizzato da un ritmo più lento, da enunciati brevi e meno complessi e da poche parole differenti, rappresenta il tentativo da parte dell’adulto di assicurare una comprensione reciproca e una partecipazione attiva del bambino all’interazione (Girolametto et al., 1999).
Ciò che rende simile il linguaggio rivolto ai bambini molto piccoli e quello rivolto ai bambini tra i 18 e i 36 mesi è proprio il fatto che “quello che la madre dice è guidato da ciò che il bambino sta facendo” (Snow, 1986, p. 124). “Le madri sono in grado di fornire al bambino un linguaggio semanticamente rilevante e interpretabile perché riprendono gli argomenti introdotti dal bambino” (Snow, 1986, p. 124).
Sono responsivi quegli enunciati materni che seguono e descrivono le azioni non verbali del bambino o gli oggetti direttamente collegati con il contesto di gioco in cui è coinvolto, con il suo orientamento spaziale o con il suo aspetto (Parpal & Maccoby, 1985; Tamis-LeMonda et al., 2001).
In conclusione la responsività, seppur definita e osservata in modi e tempi diversi e considerata nelle sue componenti linguistiche o emotivo-affettive, sembra avere come caratteristica costante e imprescindibile il fatto di essere un’azione comunicativa contingente al comportamento del bambino, che ne riconosce e segue i bisogni/interessi e che si adatta al suo focus attentivo.
Quest’articolo è un adattamento della parte teorica della mia tesi di dottorato: “Responsività nella comunicazione tra genitore e bambino con Disturbo Specifico di Linguaggio” svolta presso il Dipartimento di psicologia dei Processi di Sviluppo e Socializzazione (Sapienza, Università di Roma). |