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Per aiutare il bambino ad affrontare le sue difficoltà emotive, è essenziale aiutarlo a riconoscere, esprimere e affrontare le emozioni. È importante quindi chiedere al bambino come si sente in una data situazione, e insegnargli a distinguere le varie emozioni; questo renderà possibile poi fargli comprendere che un’emozione dipende anche da un determinato modo di pensare, e che quindi è possibile modificarla, cambiando il proprio pensiero. Così, potremo aiutare il bambino a cambiare gradualmente il suo modo di pensare, il suo dialogo interno (il modo in cui parla a se stesso) quando interpreta e valuta ciò che accade, così da modificare anche le emozioni negative che provocano sofferenza. Possiamo, quindi, spiegare al bambino che “tutti noi ci diciamo delle cose, e a seconda di come parliamo a noi stessi possiamo sentirci meglio o peggio”. Quindi, di fronte a una situazione che ci fa soffrire, ad esempio un brutto voto, il pensiero che è una cosa terribile, che tutti ci criticheranno, che non miglioreremo mai, ci farà stare male; al contrario, il pensiero che si può sbagliare, ma si può imparare a far meglio, che gli sbagli sono utili per imparare, e che gli altri non ci giudicano solo per i nostri voti, è un pensiero positivo, che può creare delle emozioni molto diverse, di speranza e fiducia. Oltre al dialogo, possiamo incoraggiare il bambino ad esprimere le emozioni anche attraverso il gioco, la narrazione, e il disegno; anche questo è molto importante, perché può consentirgli di rielaborare e padroneggiare le emozioni in modo creativo (Di Pietro, 1992; 1999; 2007; Verità 2000; Sunderland 1997; Lafortune et al. 2012). Possiamo, ad esempio, chiedergli di disegnare le sue emozioni, o di immaginare le emozioni dei personaggi di una storia. |
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